Stai pensando di ristrutturare casa e vuoi approfittare di un bonus? Perfetto, ma occhio: in molti casi serve un Attestato di Prestazione Energetica (APE) per accedere agli incentivi fiscali 2025. In questo articolo vediamo quali bonus richiedono l’APE, quando va presentato, in che forma e come funziona il doppio APE (prima e dopo i lavori). Ti aiuto a non sbagliare e ad avere tutta la documentazione in regola per ottenere i rimborsi.
APE e Bonus Casa 2025: quali incentivi richiedono il certificato energetico
Cosa c’entra l’APE con i bonus?
L’APE è il documento ufficiale che certifica quanta energia consuma un immobile. Lo Stato lo richiede in molti casi per verificare se i lavori migliorano davvero la prestazione energetica della casa. Senza APE, in tanti casi… niente bonus.
Quali bonus richiedono l’APE nel 2025?
Ecco un elenco chiaro dei bonus edilizi che, nel 2025, richiedono uno o due APE per essere ottenuti:
✅ 1. Superbonus (al 70%)
Nel 2025 il Superbonus continua, ma con aliquota al 70%.
Per ottenerlo devi migliorare di almeno due classi energetiche l’efficienza della casa, oppure raggiungere la classe energetica più alta possibile.
🔁 Serve:
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APE ante operam (prima dei lavori)
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APE post operam (dopo i lavori)
✅ 2. Ecobonus (al 50% o 65%)
L’Ecobonus è perfetto per chi fa singoli interventi, come:
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Sostituzione infissi
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Caldaie a condensazione
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Pompe di calore
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Coibentazioni
In alcuni casi, soprattutto per detrazioni al 65%, serve un APE che certifichi il miglioramento dell’efficienza energetica.
✅ 3. Bonus ristrutturazioni (50%)
Generalmente non serve l’APE, a meno che non si facciano interventi che modificano la prestazione energetica dell’immobile.
Esempio: se rifai solo il bagno, no.
Ma se cambi anche gli infissi e metti il cappotto, sì.
✅ 4. Bonus facciate (non più attivo)
Il bonus facciate non è più attivo nel 2025, ma quando lo era non richiedeva APE. Lo includiamo per completezza, se leggessi documenti vecchi.
✅ 5. Conto Termico
È un incentivo gestito dal GSE (Gestore Servizi Energetici) per impianti ad alta efficienza e rinnovabili.
Spesso richiede un APE aggiornato, in particolare per edifici pubblici o condominiali.
APE ante operam e post operam: cosa sono?
Molti bonus richiedono due certificazioni:
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APE ante operam = prima dei lavori
➜ Serve per fotografare la situazione iniziale -
APE post operam = dopo i lavori
➜ Serve per dimostrare che la casa è migliorata
⚠️ Entrambi devono essere redatti da un tecnico abilitato, con sopralluogo e registrazione nel catasto energetico regionale.
Quando NON serve l’APE?
In alcuni casi, puoi accedere ai bonus senza APE:
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Se fai solo interventi di manutenzione ordinaria
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Se i lavori non modificano l’efficienza energetica
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Se il bonus riguarda arredi (es. Bonus mobili)
Ma attenzione: per la maggior parte degli interventi sull’involucro o sugli impianti, l’APE è richiesto.
Chi deve occuparsene?
Il tecnico che segue i lavori (geometra, architetto, ingegnere) ti dirà se serve l’APE.
Spesso è lo stesso professionista che si occupa di:
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Redigere la pratica ENEA
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Firmare la conformità tecnica
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Gestire la pratica del bonus
Consiglio: chiedi fin dall’inizio se l’APE è incluso nel preventivo, così eviti sorprese.
Quanto costa fare APE ante e post operam?
Di solito i due attestati vengono forniti insieme come pacchetto.
Costo medio: tra 250€ e 400€ per entrambi, a seconda della zona e della complessità dell’immobile.
FAQ – Domande frequenti
➡ L’APE è obbligatorio per tutti i bonus casa?
No, ma è richiesto per Superbonus, Ecobonus e Conto Termico, soprattutto se vuoi dimostrare un miglioramento di classe energetica.
➡ Posso fare l’APE da solo per risparmiare?
Assolutamente no. L’APE può essere rilasciato solo da un tecnico abilitato, con sopralluogo obbligatorio.
➡ A cosa serve l’APE post operam?
Serve a dimostrare che, dopo i lavori, l’immobile ha raggiunto una classe energetica superiore (almeno due in più per il Superbonus).
➡ Se ho già un APE vecchio, posso usarlo per il bonus?
No. Serve un APE aggiornato ante operam, redatto prima dei lavori. Quello vecchio non è valido ai fini delle detrazioni.
In Conclusione
Se vuoi accedere ai bonus casa 2025, non puoi ignorare l’APE.
Serve per documentare il miglioramento energetico, è richiesto per ottenere le detrazioni e ti protegge da errori burocratici.
Organizzati fin dall’inizio: chiedi al tuo tecnico di seguirti passo dopo passo e ricordati che senza APE, il bonus non parte.